Pergola bioclimatica: i permessi per l’installazione

02.24 — Open Air Culture

Maggiore spazio a disposizione, un dehors confortevole tutto l’anno e la perfetta combinazione di protezione e apertura, da regolare in modo totalmente personalizzato.

Sono solo alcuni dei vantaggi che le pergole bioclimatiche offrono agli spazi open air privati e dell’ospitalità. Schermature solari capaci di trasformarsi in autentiche microarchitetture su misura, che proprio per questo motivo possono richiedere specifici requisiti per la propria realizzazione. 

Prima dell’inizio dei lavori, dunque, è importante conoscere quali permessi servono per installare una pergola bioclimatica e come poter rispondere a eventuali vincoli architettonici e paesaggistici.

  1. Che cos’è una pergola bioclimatica
  2. Che permessi servono per installare una pergola bioclimatica
  3. Permessi per pergola bioclimatica con vetri
  4. Vincoli paesaggistici per pergole bioclimatiche
  5. Permessi dei vicini per le pergole bioclimatiche

1. Che cos’è una pergola bioclimatica?

Le pergole bioclimatiche sono schermature outdoor che si distinguono per la copertura con lame frangisole in alluminio, il cui movimento permette di regolare l’apporto di luce naturale e il ricircolo dell’aria desiderati. Più nel dettaglio, queste possono ruotare da zero a 140 gradi, scorrere all’indietro per aprire l’ambiente verso il cielo, oppure sollevarsi e sovrapporsi le une sulle altre, in modo alternato. 

Realizzabili totalmente su misura per adattarsi alle esigenze di ogni spazio esterno, le pergole bioclimatiche si declinano nelle versioni autoportanti e addossate a muro – entrambe pensate per raggiungere anche grandi dimensioni, affiancando più moduli – o come sola copertura da installare in nicchie o tra due pareti esterne.

Sebbene, nel concreto, sia semplice identificare come sono fatte le pergole bioclimatiche, sul piano normativo e all’interno dei regolamenti nazionali di urbanistica ed edilizia non esiste ancora una loro definizione precisa. Alle voci “pergola” e “pergolato”, infatti, rientrano esclusivamente quegli arredi decorativi, aperti su tutti i lati e non stabilmente ancorati al suolo, che hanno come scopo il sostegno di piante rampicanti. Per la loro capacità di chiudere lo spazio sul piano verticale, le pergole bioclimatiche vanno invece assimilate alle tettoie e pertanto non costituiscono edilizia libera, ma sono soggette ai singoli Regolamenti di Urbanistica Comunale che quindi differiscono a seconda del territorio in cui si desidera realizzare il proprio progetto open air. Fanno eccezione solamente le pergole con telo scorrevole in PVC (identificate come pergotende) e i pergolati retrattili, come Serie Brera di Pratic. Questo proprio perché in grado di mantenere l’apertura anche sul piano zenitale come richiesto ai pergolati.


Il movimento delle lame retrattili permette di regolare l’apporto di luce naturale per un comfort ideale

2. Che permessi servono per installare una pergola bioclimatica?

Il primo passo per installare una pergola bioclimatica con lame fisse è quello di dare comunicazione al Comune del progetto, presentando all’ufficio tecnico le opportune planimetrie e le specifiche della copertura outdoor che si intende realizzare. Questo passaggio è centrale, poiché consente di conoscere l’eventuale esistenza di zone vincolate sul terreno e il numero di metri quadri sui quali è effettivamente possibile edificare. Esattamente come avviene per le tettoie, potrà dunque essere richiesto il Permesso di Costruire e, a seconda dei casi, anche l’apertura di una Segnalazione Certificata Inizio Attività, quest’ultima soggetta alle norme regionali e ai singoli piani regolatori.

Già da questa prima fase, una buona pratica è quella di affidarsi ad aziende e rivenditori esperti, che possano affiancare il cliente – e/o l’architetto incaricato del progetto – in ogni fase di sviluppo, attraverso soluzioni puntuali e una consulenza esperta, volta all’ottenimento dei permessi necessari a installare una pergola bioclimatica. 

3. Permessi per pergola bioclimatica con vetri

A fare la differenza in tema di permessi per le pergole bioclimatiche è il possibile aumento della cubatura dell’edificio e quindi la creazione di una pertinenza minore della casa o del locale. Solitamente non vi è aumento della volumetria nel caso si desideri installare una pergola bioclimatica autoportante, ma è molto più frequente per le pergole bioclimatiche addossate a muro, soprattutto se queste sono schermate sul perimetro da vetrate fisse o a scorrimento. Sono infatti necessari ulteriori permessi per le pergole bioclimatiche con vetri, in quanto questi ultimi, pur non rappresentando un vero e proprio serramento, schermano la struttura sui tre lati rimanenti, creando – di fatto – un nuovo volume chiuso. 

Nel caso in cui la pergola bioclimatica con vetri venga riconosciuta come pertinenza minore per via delle sue dimensioni, verrà richiesta oltre alla comunicazione di inizio lavori anche il permesso di costruire, con il pagamento dei rispettivi oneri.

L’utilizzo di pergole autoportanti non implica un aumento della cubatura dell’edificio

4. Vincoli paesaggistici per pergole bioclimatiche

Quando ci si trova a progettare il proprio dehors in contesti storici o naturali protetti, è facile trovarsi davanti a vincoli architettonici e paesaggistici da dover soddisfare. Tuttavia, una zona vincolata non rappresenta per forza un ostacolo stringente, ma è invece possibile ottenere l’autorizzazione paesaggistica attraverso realizzazioni su misura, come quelle concepite da Pratic: schermature studiate in modo personalizzato per valorizzare e inserirsi con rispetto in ogni ambiente open air, attraverso design minimale, tecnologia e massima funzionalità

Ma a presentare specifici vincoli per l’installazione delle pergole bioclimatiche è anche il suolo pubblico, che spesso viene lasciato in concessione a bar, ristoranti e strutture ricettive per la realizzazione di dehors sempre più ricercati dagli avventori. Qui possono essere inserite esclusivamente strutture smontabili e non fissate al suolo. Ecco perché la soluzione ideale è di avvalersi di plateatici, come l’innovativa pedana modulare Set di Pratic che non necessita di ancoraggi a terra e consente alla pergola bioclimatica di essere installata (e quindi anche smontata) più facilmente.

La scelta di un progetto su misura permette di rispettare i vincoli paesaggistici

5. Permessi dei vicini per le pergole bioclimatiche

In ambito privato, infine, è importante tener conto di ulteriori permessi per l’installazione di una pergola bioclimatica, in particolare quando ci si trova in contesti condominiali, oppure in complessi di villette a schiera. Avendo a che fare con strutture esterne che spesso interessano le facciate degli edifici, è indispensabile ottenere anche il permesso dei vicini di casa e dei condomini.

Il progetto del dehors deve naturalmente essere sviluppato rispettando le metrature prestabilite, l’estetica dell’edificio, e senza recare alcun intralcio alle case adiacenti. Una volta condiviso il piano con i vicini e ottenuta la loro approvazione formale, è finalmente possibile dare avvio ai lavori per il proprio nuovo dehors su misura.

Il progetto del dehors dovrà rispettare le metrature prestabilite e l’estetica dell’edificio

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