Progettare la felicità è nella nostra natura

11.23 — Open Air Culture

La quinta ricerca neuroscientifica di Pratic si intitola “My Dream House e si è posta ancora una volta un obiettivo ambizioso per chi vuole progettare gli spazi abitativi del futuro.

Secondo le neuroscienze le case che ci potranno rendere più felici sono, infatti, quelle che abbiamo immaginato (e disegnato) da piccoli: immerse nella natura, senza divisioni tra dentro e fuori, e realizzate con materiali green.

Più semplicemente, una nuova versione della tanto desiderata “casa sull’albero”, archetipo ancestrale dell’homo sapiens, che dopo millenni di evoluzione continua a soddisfare le esigenze di benessere dettate dal cervello umano.

A rivelarlo sono stati proprio i disegni dei bambini che raccontano una realtà “più vera del vero”. Quando i bambini disegnano la loro dimora dei sogni, indicano dunque le linee di una progettazione ideale, di un futuro che l’uomo ha sempre sognato.

Lo studio è stato condotto da Pratic con un’equipe di studiosi guidata dal Prof. Stefano Calabrese, narratologo dell’Università IULM di Milano, insieme alla dott.ssa Ludovica Broglia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con la collaborazione del dott. Michele Campanini e dott.ssa Angela Borrillo, coordinatori di Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia.

Duecento “dream house” sono state elaborate da bambini e ragazzi tra i 3 e i 14 anni, da novembre 2022 a maggio 2023 coinvolgendo le province di Parma e Reggio Emilia. I modelli che ne sono nati parlano in maniera straordinariamente chiara di bisogni e desideri innati nell’uomo, a cui nessuno rinuncia o vorrebbe rinunciare al punto da continuare a ricercarli anche inconsciamente.

La ricerca neuroscientifica “My Dream House” è disponibile gratuitamente cliccando qui.

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